Cos’è il metaverso? A cosa serve? Posso comprare una casa nel metaverso? Sono domande che tutti ci siamo fatti almeno una volta. Le ho proposte a Gianpaolo Masciari, CEO di OnionTech Srl ed esperto di blockchain ed NFT nel primo video dedicato al metaverso sul mio canale YouTube.
Metaverso: definizione.
Metaverso è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.
Questa è la definizione data da Wikipedia.
Ma se facciamo la stessa domanda (cos’è il metaverso) a chi con il metaverso ci lavora, Gianpaolo Masciari ecco la risposta:
Il metaverso è un insieme di mondi virtuali 3D, interconnessi ed esperienziali, in cui le persone da tutto il mondo possono meglio socializzare in tempo reale per formare un un’economia di internet persistente.
Tanti mondi 3D quindi, interconnessi tra loro, per godere di esperienze nuove, per socializzare e scambiarsi valore.
Proseguendo nell’intervista poi, scopriamo di più: è già possibile entrare nel metaverso, gratuitamente e anche lavorarci.
Come entrare nel metaverso
Ora che sappiamo cos’è il metaverso, scopriamo come entrarci! Per poter operare nel metaverso non è necessario conoscere nel dettaglio il suo funzionamento. Come ben spiegato da Gianpaolo Masciari infatti, pochi conoscono il funzionamento del motore di un’automobile, ma in tantissimi sappiamo guidarne una.
Quindi, ecco come entrare nel metaverso nel modo più semplice possibile.
Apri un Wallet ed entra nel Web3
Il Wallet (portafoglio in inglese) è una sorta di conto corrente virtuale, i cui movimenti vengono registrati pubblicamente in un registro condiviso chiamato blockchain.
Ogni transazione che opereremo con il nostro wallet quindi sarà pubblica. È bene ricordarselo!
E a cosa ci serve il wallet? Per poter utilizzare le applicazioni ed i servizi del Web3: l’internet decentralizzato basato sulla blockchain.
Ma come detto non serve sapere troppo, quindi, in parole povere: le applicazioni ed in genere i servizi del metaverso, hanno bisogno di un’autenticazione (un login) fatto attraverso il nostro wallet.
Prossimamente parlerò in modo più approfondito di questo argomento. Per il momento puoi aprire il tuo wallet in modo totalmente gratuito usando Metamask.
Il mio primo metaverso
Il primo metaverso non si scorda mai. La mia prima volta è stata su Zepeto, un’esperienza davvero interessante che vi racconterò in un prossimo video-articolo. Ma se è vero che il primo non si scorda mai, spesso il primo non è quello giusto. Infatti Zepeto è un metaverso basato sul Web2, non su Web3. Di fatto è una sorta di videogioco. A dimostrarlo il fatto che mai viene richiesto di collegare un wallet. Quindi, quale metaverso sul Web3 provare per la prima volta?
Prova il Metaverso di The Sandbox.
Questo è stato il primo vero metaverso del Web3 che ho visitato. The Sandbox è anche uno dei più grandi ed importanti ad oggi. Per cui, se devi provarne uno ti consiglio di iniziare da questo.
In alternativa puoi provare Decentraland, un altro metaverso gigantesco, che in questi giorni è sotto i riflettori per aver ospitato la prima MetaVerse Fashion Week (MVFW), con marchi come Dolce&Gabbana, Hugo Boss, Etro, Tommy Hilfiger e tanti altri.
Conclusioni
Siamo ancora all’inizio di questo viaggio. È un po’ come agli albori di Internet. Non sappiamo ancora cosa succederà, ma siamo sicuri che si tratta di una delle più grandi rivoluzioni della storia del Genere Umano.